La riserva naturale Duna Feniglia

La visita alla Riserva naturale Duna Feniglia è la pausa ideale alla solita giornata balneare.

Una bella passeggiata a piedi o in bicicletta immersi nel verde. Avrete a disposizione 6 chilometri di strada sterrata all’ombra della pineta. Portatevi solo il necessario: uno zainetto con uno spuntino e una bottiglia d’acqua può essere più che sufficiente. Qui vi serviranno solo curiosità e un grande rispetto per la natura che vi circonda.

E’ aperta tutto l’anno e non occorre biglietto d’ingresso.

UNA GIORNATA IN FAMIGLIA

Per una piacevole giornata con la famiglia vi consiglio di entrare nella Riserva da Ansedonia.

Nella radura vicino alla Caserma della Forestale è facile incontrare i daini che abitano la Duna. Portatevi da casa un sacchetto con del pane secco o dei biscotti, i vostri bambini avranno l’occasione irripetibile di vederli avvicinare e mangiare dalle loro mani.

Inoltrandovi silenziosamente nella pineta sul versante lagunare, con molta fortuna potrete scorgere alcuni degli animali che popolano la riserva come i cinghiali, le volpi, i tassi e guardando le cime degli alberi i nidi degli aironi bianchi e cenerini

Percorrendo la riserva naturale Duna Feniglia a piedi i bambini potranno giocare nel bosco, raccogliere i pinoli o andare a caccia delle cicale che in pineta cantano tutto il giorno senza tregua. Se invece preferite fare una passeggiata in bicicletta, vicino al posteggio troverete un noleggio biciclette ben fornito.

Se non potete proprio finire la giornata senza aver visto il mare, a ogni chilometro troverete un sentiero che vi porta in spiaggia: mare cristallino, sabbia fine e acqua bassa perfetta per i più piccoli e per chi non sa nuotare.

Se avete il cagnolino di famiglia, questo non è il luogo ideale per farlo scorrazzare liberamente, ma vi è comunque concesso di portarlo al guinzaglio.

Una vera e propria lezione di scienze dal vivo per tutta la famiglia.

IN COPPIA

“Mollate” gli amici per una giornata è dedicatela a voi!
Una passeggiata romantica all’ombra dei pini dove poter chiacchierare in intimità, lontani da orecchie indiscrete.

Se deciderete per una passeggiata in bicicletta al noleggio potreste avere la fortuna di affittare un tandem. La verifica della vostra stabilità di coppia potrebbe cominciare proprio da qui: è un rischio che volete correre?
Nel dubbio meglio due bici separate!

Siete in cerca privacy? Al chilometro 3 o 4 avrete la possibilità di raggiungere il tratto di spiaggia più isolato. Con i grossi rami portati dalle mareggiate potrete costruirvi un riparo temporaneo, nascosto da occhi indiscreti. Ricordatevi di smontarlo prima di andarvene. È proibito costruire capanne sulla spiaggia ma, se lo si fa con discrezione, tutti chiudono un occhio!

PER GLI INGUARIBILI SPORTIVI

L’ingresso alla riserva naturale Duna Feniglia che più s’addice agli sportivi anche in vacanza è quello da Porto Ercole.

6 chilometri di corsa non vi bastano (6 all’andata e 6 al ritorno!)?
Nel primo tratto della sterrata, troverete un percorso ginnico attrezzato. Sudati e motivati vi sarà facile raggiungere uno degli accessi al mare per terminare l’allenamento con una nuotata ristoratrice.

IL SENTIERO “NATURA” PER NON VEDENTI (e non solo)

Si snoda per 700 metri dall’ingresso dell’Argentario.

È stato progettato per consentire il contatto diretto con l’ambiente circostante: quindici postazioni unite da un corrimano in legno, con tabelle in Braille, nelle quali è possibile scoprire i differenti aspetti della riserva naturale Duna Feniglia e bacheche tattili per conoscerne le caratteristiche, prescindendo dalla vista.

Sono stati ricreati i vari aspetti della duna: i calchi delle impronte dei diversi abitanti della pineta, la forma delle piante, la differente consistenza delle cortecce arboree, i profili delle foglie. Una postazione “particolare” è dedicata alle tracce indelebili dell’uomo: bottiglie, lattine, cartacce, mentre l’ultima, quella “tecnica”, permette di staccarsi dal corrimano e percorrere gli ultimi 3 metri utilizzando il tavolato in legno di calpestio.

Un percorso unico, per tutti i visitatori, non solo per i non vedenti.
Chiudete gli occhi e provate a riconoscere un’essenza verde solamente toccandola o annusandola. Ascoltate i rumori della pineta.
Un mondo fatto di udito, tatto e olfatto. Un’esperienza che non dimenticherete.

COME ARRIVARE

Gli ingressi alla Riserva naturale Duna Feniglia sono due:

  • Il primo lo trovate sulla statale Aurelia: alla prima uscita di Ansedonia se provenite da Orbetello o alla seconda se invece arrivate da Capalbio.
  • L’altro ingresso è accessibile dall’Argentario. Lasciata la Diga di Orbetello imboccate la strada per Porto Ercole e girate alla prima a sinistra. L’ingresso è ben segnalato.

L’ingresso alla riserva dall’Argentario è raggiungibile anche dalla ciclabile che parte dalla stazione di Orbetello Scalo e prosegue fino alla Feniglia, costeggiando tutta la Laguna di Ponente: un percorso a stretto contatto con gli uccelli acquatici che qui vivono indisturbati tutto l’anno.

L’accesso alla spiaggia della Feniglia è consentito anche senza entrare nella Riserva da entrambe le estremità.

UN PO’ DI STORIA

Il Comune di Orbetello, che nel 1804 era proprietario dei terreni della Feniglia, li vendette a privati che ne avviarono l’utilizzo intensivo e spropositato come luogo di pascolo e fonte di legname. Questo eccessivo sfruttamento del territorio portò alla deforestazione: la sparizione della vegetazione lasciò la duna scoperta creando seri problemi sanitari, in quanto le sabbie trasportate dai venti finivano nella laguna prosciugandola e creando vaste zone paludose dove prosperava la zanzara anofele portatrice di malaria.
Nel 1910 attraverso azioni di esproprio, la gestione della Feniglia venne affidata al Corpo Forestale dello Stato. Nell’arco di 50 anni sono stati rimboschiti circa 460 ettari, dei quali la maggior parte con pino domestico da pinoli.
Nel 1971 La Duna Feniglia è stata dichiarata Riserva Forestale di Protezione, proprio per la sua importante funzione in difesa della laguna.

This site is registered on wpml.org as a development site.